La bici per un futuro più sostenibile

“Sei come la mia bici, sei proprio come lei, andiamo a farci un giro, fossi in te io ci starei”. Giusto parafrasare il primo grande successo di Jovanotti, ‘La mia moto’,per rilanciare l’importanza mai come in questo inizio anno della bicicletta. Un mezzo che si è affermato di nuovo con prepotenza in pieno primo post lockdown da pandemia da Covid, e che anche adesso trova grande entusiasmo e adesioni, visto che ci si trova in una fase in cui i vaccini stanno facendo la differenza, ma ancora con un alto numero di contagi. Il freddo è finalmente arrivato, pero’ ci sono soprattutto giornate di sole, e se ben coperti, e soprattutto la bici è nuova, rimessa ex novo, e ben equipaggiata, risulta essere l’antidoto migliore al traffico e dunque per spostarsi ottimamente in città, e non solo. Perche’ proprio la bici? E’economica, funzionale, si puo’ utilizzare sia su strada normale che preferibilmente meglio sulle tante piste ciclabili che stanno aumentando nel chilometraggio di Firenze e provincia, e perche’ è il mezzo giusto per fare allenamento, permettendo così di abbassare la mascherina ‘sotto sforzo’. La bici è il regalo giusto, non stona mai, puo’ essere integrata con gadget e funzioni, come cestino e portapacchi, e poi permette di creare amici e rafforza i legami sentimentali. Basti pensare a quel che ha raccontato un altro celebre cantante italiano, Riccardo Coccianti nella sua ‘Passeggiando in bicicletta’. E se piove? Ci sono le mantelline adatte, i copriborsa, le stoffe per pulire vestiti e proprio il nostro strumento sportivo preferito. In tempi di Recovery fund e di proiezione europea, la bici porta ovunque, e’ trasportabile in ogni luogo, e non invecchia mai. Insomma la bicicletta unico grande amore, per pedalare verso un futuro con ancora tante incognite, ma che giro di cerchione dopo giro di cerchione non puo’ che regalare soddisfazioni e nuovi obiettivi da raggiungere.

 

Uno speciale ringraziamento a Luca Cellini